Bianco e Nero o a Colori?

Questo mese il dilemma che ho proposto al team di aRt’s Creation è vecchio quanto l’invenzione della pellicola a colori, Bianco e Nero o Colore?

Il dualismo tra bianco e nero e colori ha da sempre costituito un tema molto dibattuto; storicamente la fotografia nasce in bianco e nero, i fotografi rappresentavano il mondo in bianco e nero, i pittori a colori. Questi sono stati i punti fissi per molto tempo.

Photo By liz west

Photo By liz west

Photo By Jane M.

Photo By Jane M.

Con l’introduzione dei colori nella fotografia tutto questo è cambiato, il mondo poteva essere visto da un altro punto di vista, forse più reale, il colore infatti permette di riprodurre in maniera più veritiera una scena, almeno ad un occhio non esperto, non a caso attirava maggiormente il pubblico rispetto alle scelte monocromatiche di molti fotografi professionisti. Continuava però a rimanere questo dubbio di fondo, la fotografia per definizione è una descrizione precisa e minuziosa della realtà, eseguita catturando con la luce il visibile, ma allora perchè preferire il bianco e nero? A cosa serve? Devo raccontare la realtà così come la vedo, e il bianco e nero non è veritiero come i colori. Ma perchè allora ci piacciono le foto in bianco e nero?

Proviamo a dare un senso a questo dubbio facendo qualche paragone. Il bianco e nero e i colori hanno caratteristiche molto diverse ma che ci affascinano in entrambi i casi. Il colore ci piace quando nella scena ci sono oggetti molto colorati o nei quali la componente cromatica è un elemento importante.

Ad esempio nella foto di questo skyline i colori sono gli elementi principali che catturano la nostra attenzione, la stessa foto in bianco e nero non ci darebbe le stesse sensazioni; ma se la fotografia descrive ancora la città, questa volta non con la magia dei colori che la caratterizza di notte e nei riflessi, ma con la pienezza delle luci e delle ombre del giorno, il bianco e nero allora ci emoziona. 

Allo stesso modo rimanendo in tema di paesaggi, questa volta naturali, il colore racconta sensazioni diverse rispetto al bianco e nero; il contrasto prepotente del giallo e dell’azzurro ci cattura, esprime gioia, freschezza, vita. All’opposto una foto campestre in bianco e nero ferma un istante diverso, malinconico, ancora grandioso, ma che ci colpisce in modo diverso. Detta così sembrerebbe allora che il colore serve a raccontare momenti felici e il bianco e nero quelli tristi, ma neanche questo è del tutto vero. è vero che i colori hanno senso se usati quando ci sono aspetti cromatici da esaltare come quelli della natura, ma è altrettanto vero che togliere degli aspetti ad una foto, in questo caso i colori, ne esalta di nuovi. Il bianco e nero elimina tutti quegli elementi accessori che possono celare storie profonde, che possono spesso distrarre e racconta invece la totalità delle cose direttamente, senza tanti giri di parole.

Photo By ANGELOUX

Photo By ANGELOUX

Questo perchè eliminando i colori il nostro occhio va alla ricerca di qualcos’altro, di un messaggio, che a volte viene nascosto dall’emozione evocata dai colori. Per questo secondo me il bianco e nero è dell’uomo, è il “colore” che racconta storie, ad esempio in questa foto non ci interessa sapere il colore dei vestiti o della pelle dell’uomo, ma ci interessa la sua storia, e il significato che nasconde la fotografia.

In definitiva dunque, la scelta cromatica è tutta del messaggio che si vuole raccontare; al di là del soggetto o degli elementi forti di una foto, è il fine che guida nell’una o nell’altra direzione.

Concludo riportando il punto di vista dei membri del team. 


 

Bianco e nero o a colori?

Rosa:
Quando ho deciso la domanda del mese, ho scoperto che questa questione ha scombussolato un po’ tutti. E quando ho cominciato a pensare alla mia risposta, ho capito il perchè, è una scelta difficilissima! Alla fine sono giunta alla conclusione che non ho una risposta ben definita. Se per gli scatti prediligo il bianco e nero, per i motivi descritti già nell’articolo, ovvero per l’eliminazione delle distrazioni cromatiche, per la forza che da alle forme, per l’esaltazione dei contorni, delle texture e per il modo di raccontare storie. Per l’arte digitale, mio campo d’azione, il discorso è diverso. Il mio linguaggio ha subito variazioni nel corso degli anni, e se agli inizi cercavo forza nei colori, oggi amo l’aspetto desaturato cercando di eliminare i colori disturbanti a favore di una scala quasi monocromatica che predilige pochi colori contigui, e spesso un unico colore che contrasta e dà forza al messaggio che voglio raccontare, ma mai in un totale bianco e nero. Quindi, per la natura stessa della mia arte, per i significati simbolici che nascondo in essa e per l’amore per il “Musicista del Colore” (Van Gogh per chi si chieda chi sia) la risposta sarà colori.

Nicoletta:
La risposta che mi sorge spontanea è A COLORI! Perchè? Perchè sono una tipa solare, molto ironica ed esuberante. Se non avete di che parlare state sicuri che, dopo aver preso un po’ di confidenza, vi aprirò la strada per conversazioni di tutti i tipi.
Il rosso, il giallo, il verde, il viola… colori caldi o freddi, li adoro brillanti, vivaci, che attirano l’attenzione. Che sia una foto, un disegno o un quadro, mi colpirà sempre l’estrosità di chi l’ha creato e come ha usato i colori per incantarmi. Sicuramente i lavori in bianco e il nero hanno il loro fascino – lo ammetto – ma viviamo già in un enorme yin e yang… abbiamo bisogno di colore!

Thelma:
Quando mi è stato chiesto di esprimere il mio parere sul preferire i colori o il bianco e nero, sono stata in crisi per un paio di giorni.
Amando sia la fotomanipolazione che la fotografia, era un argomento spinoso, e ancora ora non sono del tutto certa della mia scelta.
Per la fotomanipolazione, ovviamente, voto in toto i colori. Sono proprio i colori alle volte a rendere il lavoro maggiormente particolareggiato, ti permette di creare bei giochi di colori, rendendo il tutto – almeno nel mio caso – più vicino all’idea di ambientazione dark fantasy che tanto adoro.
Per le fotografie invece, per quanto adori la componente colorata, voto il B/N. La motivazione in realtà è molto semplice: un semplice B/N qualora sia ben fatto, regala eleganza, mistero. È naturale che tutto dipende dal soggetto ritratto. Se la persona ritratta ha un bel vestito particolare, magari tradizionale o storico, rendere la foto in B/N farebbe perdere la bellezza dei tessuti e dei particolari.
Ma se sto facendo un ritratto in cui desidero mettere in maggiore luce il viso e gli occhi di qualcuno, allora sceglierei il bianco e nero, perchè renderei il soggetto ritratto maggiormente sensuale.
È anche vero che la componente monocromatica rende lo scatto maggiormente “cupo”, se per esempio si tratta di una foto paesaggistica, che potrebbe anche trasmettere ansia in chi guarda la foto. Pensiamo per esempio alle foto scattate negli ex manicomi o in case abbandonate. I colori ci trasmettono istintivamente fiducia, mentre il bianco e nero risaltano la disperazione di chi vi viveva o l’abbandono di una casa al suo triste destino.
In definitiva, oserei dire che tutto dipende da ciò che vogliamo rappresentare, e trasmettere a chi guarda i nostri lavori. Il che sembra anche banale, ma non lo è.

Rachel: 
Il bianco e nero crea sfumature, luci e ombre che il colore confonde e nasconde. Il bianco e nero é forse la lente attraverso cui il mondo si vede per quello che é, senza artifici, senza maschere, senza decorazioni. Il bianco e nero mostra l’essenza delle cose, la loro concretezza, la loro verità.