Come organizzare un compleanno a tema Jane Austen
Quest’anno ho deciso di organizzare un vero e proprio “compleanno/evento”.
Avevo questa idea dall’anno scorso, ma volevo organizzare qualcosa fatto bene, visto il tema scelto.
Sono partita per basi; innanzitutto ho inziato a raccogliere idee in giro per realizzare quanto più possibile il mio salotto.
Pinterest è stato senza dubbio una fonte importante, ma quasi tutti gli eventi a tema Jane Austen erano addii al nubilato o proposte di matrimonio.
Un po’ scoraggiata ho pensato semplicemente quindi, di usare il mio estro.
Ho tirato fuori due servizi di porcellana di mia nonna, lavando a mano per circa due ore.
Ho sistemato due tavoli per contenere circa 15 persone e per creare più spazio per poter poi danzare.
Oltre alle tovaglie normali, ho trovato questa idea di una tovaglia di carta fatta con pagine di libri.
Ho sacrificato (anche se so che è un po’ una bestemmia per un lettore) un libro trovato a 99 pence in Inghilterra, di cui avevo letto qualche capitolo e che non mi aveva entusiasmato.
Ho strappato tutte le 300 pagine e le ho incollate, formando un paio di tovaglie.
Sono andata quindi da Tiger; lì ho comprato posate di plastica talmente reali da aver fatto confodere tutti i miei amici, correlati da eleganti tovaglioli.
Anche i bicchieri, che apparivano come calici, li ho trovati da Tiger.
Candele e quant’altro sono state acquistate sia da Tiger, che in un negozio vicino casa mia.
Avendo a disposizione il giardino, ho raccolto per circa tre / quattro mesi i petali delle mie rose, un po’ di lavanda, salvia e rosmarino, più petali di altre piante, tra cui le margherite.
Messi insieme hanno iniziato a seccarsi naturalmente, così li ho “travasati” in dei coni di carta, quelli per intenderci, usati nei matrimoni per lanciare il riso.
Disposti a tavola hanno donato un effetto scenico decisamente autunnale, visto che anche il tempo era più freddo.
Infine, abbiamo attaccato delle lucine sia in casa che in giardino, dove a causa del vento ho potuto accendere solo un paio di candele grandi.
Per il menù mi sono ispirata alla cucina inglese, modificandolo però e adattandolo alle esigenze dei miei amici vegani, vegetariani o semplicemente intolleranti ad alcuni alimenti.
Per le cene, all’epoca, un piatto indispensabile era la zuppa, seguita anche da carne di piccione (ebbene sì).
Data la stagione ho quindi cucinato la zuppa di zucca, e dato che certamente non potevo cucinare un piccione, ho optato per altri tipi di carne, ma anche di pesce (come il salmone), jacket potatoes (patate cucinate dentro la stagnola, tagliate calde e ripiene di cheddar, pollo o altro) sandwiches.
Ho cucinato per parecchie ore, dalle 12 fino alle 18.
Ogni portata aveva un nome dedicato ad un personaggio Austeniano, dato che ho anche realizzato il menù con Photoshop.
Vini, ovviamente, e una bella torta al cioccolato e tante altre cose caloriche, per concludere la serata.
Parte dei regali è stata ovviamente, a tema Austeniano, anche realizzato a mano da due bravissimi nuovi amici, Claudio e Donatella, lasciandoci tutti a bocca aperta.
Dopo la cena, abbiamo pensato quindi di ballare, ridendo tantissimo, salutando anche per sempre lo strascico della nostra amica Federica, fino a circa l’una del mattino.
Per la serata buona parte di noi ragazze era in abito storico, alcuni di questi realizzati dalla mia amica Clara, sarta.
I ragazzi hanno cercato di non essere da meno, impegnandosi per quanto possibile nell’essere più eleganti o a tema.
Con le foto, è possibile vedere nel dettaglio la realizzazione della tavolata.
Anche il resto del salone è stato “adattato”. Claudio mi ha chiesto se avevo messo alcuni mobili o oggetti lì per la serata, ma in realtà casa mia è largamente ispirata al design di cottage inglesi o francesi, o comunque ha di suo un’aria più “nordica”. Ho messo infatti penne con la piuma, inchiostro, persino la cera per sigillare le lettere sopra un vecchio scrittoio; l’antica mappa di Bath, il mio libricino sul linguaggio del ventaglio, candele e citazioni Austeniane stampate qualche giorno prima, sul caminetto finto.
Non è impossibile da realizzare se si ha a disposizione anche un p’’ di ingegno o qualche suppellettile “della nonna”.
Io per l’occasione, mi sono anche servita del libro “The Jane Austen Handbook”, che si puo’ trovare tranquillamente su Amazon anche di seconda mano.
E’ un libricino che illustra ogni aspetto sociale dell’epoca e il conseguente “come comportarsi” per essere al meglio.
Confesso di essermi sentita un po’ come Mrs Bennet, con la sola differenza che i miei nervi, a fine serata, stavano benissimo.
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