In ricordo di Hans Ruedi Giger

Ad un anno dalla scomparsa del grande artista Hans Rudolf Giger, più conosciuto con il suo nome d’arte Hans Ruedi Giger, mi è sembrato giusto dedicargli qualche parola.

Hans Ruedi Giger (Coira, 5 febbraio 1940 – Zurigo, 12 maggio 2014)

Chi è stato Hans Ruedi Giger? Un artista che forse dici di non conoscere ma che avrai incontrato nella tua infanzia…

Hans Ruedi Giger è stato un pittore, scultore, designer, d’ispirazione surrealista e simbolica, ed artista nel campo degli effetti speciali cinematografici. Forse più noto ai molti per l’originalità ed il forte impatto emotivo della sua creatura più fortunata, la protagonista di “Alien“, film che tra l’altro gli ha regalato nel 1980 l’Oscar per i migliori effetti speciali.

Quello che è accaduto al mostro di H. R. Giger e alle “nuove” figure iconiche di mostri è un fenomeno raro; è stupefacente vedere nascere una nuova creatura e vedere come resta identificabile per sempre, non importa quali variazioni ha subito per generazioni e generazioni. È quello che è accaduto ad esempio quando George Romero ha creato l’ultimo “zombie” nella sua “La notte dei morti viventi” nel 1968. I fan odierni di “Zombie Apocalypse” forse non hanno mai sentito parlare di George o non hanno mai visto l’originale “Notte”, ma gli zombie che loro amano, come anche quelli di “The Walking Dead“, devono la loro esistenza all’originale visione di Romero.

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Alien, Hans Ruedi Giger

Nel 1979, lo sceneggiatore Dan O’Bannon realizzò una sceneggiatura horror senza avere una storia da cui partire, o idea o eroe protagonista da seguire.

Costruì il copione intorno al mostro stesso, sapendo soltanto che voleva far uscire fuori le paure che si rivelavano sempre più dagli scorci delle folli realizzazioni di H. R. Giger. Quel mostro, l’alieno in “Alien” (1979), ora è diventato quello che tutti conoscono come un mostro spaziale alieno. La maggior parte dei film sui mostri alieni sono versioni modificate della creazione di Giger, che è oggi considerato il padre degli alieni, come Romero è il padre degli zombie.

Giger era un artista notturno ed eremita, la cui forza è stata la traduzione di visioni da incubo nelle sue bizzarre opere d’arte, in molte delle quali trasudava una sessualità perversa. Di solito la sua arte è classificata come “surreale”, ma lui l’ha invece chiamata “biomeccanica”, perché spesso i suoi soggetti appaiono come creature viventi organiche ibride con parti del corpo fuse con parti meccaniche.

Brain Salad Surgery

Brain Salad Surgery

Nel 1970 realizza una copertina per l’album “Brain Salad Surgery” di Emerson, Lake & Palmer, uno dei più celebri supergruppi di rock progressivo. H. R. Giger crea per la band l’immagine del viso di donna/teschio ispirandosi direttamente al titolo dell’album, che è il modo meno esplicito di riferirsi ad una fellatio in lingua inglese: tuttavia il pene, rappresentato esplicitamente dall’artista e molto evidente nel bozzetto che presento al gruppo, fu poi parzialmente censurato anche se è ancora piuttosto visibile in basso sul collo della donna, volutamente confuso da un effetto bagliore. Le tavole originali purtroppo sono state trafugate o smarrite nel viaggio di ritorno in occasione di un’esposizione tenutasi a Praga nel 2005.

Il primo libro pubblicato delle opere di Giger fu del 1977, Necronomicon, chiamato così in omaggio all0 scrittore horror H.P. Lovecraft.

Giger è stato un artista di riferimento per quelli che negli anni ’70 e ’80 hanno cercato di scuotere le istituzioni con una passeggiata sul lato selvaggio. Oggi è considerato da molti artisti come un esempio di uomo che ha lasciato libera la mente, per esplorare sia la luce che il buio, e che non ha avuto paura di condividere ciò che ha trovato lì nella propria arte. Oggi la sua arte può essere considerata “sicura”, ma è stata una vera ispirazione per molti artisti odierni.