Intervista a sirena Manuela

11411948_10207480369117230_6585601718793918865_oPer questo numero ho scelto di intervistare una cara amica, Manuela. Come tutte le belle amicizie, io e Manuela ci siamo conosciute per caso un paio di anni fa. Mi ha sempre colpito la sua energia, in qualsiasi cosa facesse. Da qualche tempo la mia amica si divide tra la sua vita sulla terra e quella negli abissi. No, non è diventata un dugongo, ma una dolcissima sirena! Ecco quindi la mia intervista, con la quale, colgo l’occasione per augurare una felice estate a tutti i lettori!

 

Non è da tutti poter intervistare una sirena. Parlaci allora di te e della tua vita in mare!

È una vita un po’ strana. Da un lato molta gente è incuriosita, dall’altro lato questa mia passione non è pienamente compresa. Ho sempre avuto una grande passione per il mare, sin da piccola. Questa mia passione è quindi la realizzazione di un sogno; e a giudicare dal numero degli appassionati, non sono sola! Al momento vi sono più donne che uomini, e anche l’età media dei partecipanti è piuttosto giovane. In Italia purtroppo vi sono pochi raduni, e siamo tutti sparsi un po’ in giro per l’Italia, quindi non è sempre facile vedersi. Inoltre… molta gente forse non comprende che gli umani sono molto più vicini al mondo marino di quanto credano.

11008541_10207480368997227_949642744646963204_nQuando hai deciso di indossare questi panni?

Circa un anno e mezzo fa. È stata una decisione graduale, iniziando ad usare la monopinna mentre nuotavo, e le code tecniche, che sono più facili da indossare. In seguito a questa esperienza positiva ho deciso di comprare la prima gonna in stoffa e la seconda coda è arrivata a novembre. Per quanto l’immaginario collettivo sulla sirena sia focalizzato sulla figura di Ariel de la Sirenetta (la cui vera storia è abbastanza traumatizzante) il mio vero mito è Madison, del film “Splash”.

11141182_10207480369277234_8846342189355157510_nDove trovi tutto il necessario?

Se si possiedono capacità sufficienti nell’ambito artigianale, è possibile realizzare qualcosa da sé, come le code in stoffa o in lycra, o modificare un bikini, per esempio. Le code in lattice o in silicone sono già più difficili da realizzare, per cui si dovrebbero ordinare online e comprarle oltreoceano. Purtroppo, è molto costosa sia la realizzazione che la spedizione, e come dicevo prima, questa passione è più famosa altrove che da noi. La parte superiore è sicuramente più facile!

Immagino che muovere una coda non sia molto semplice. Devi allenarti molto?

Dipende dalle proprie attitudini. Io trovo questo movimento molto naturale, ma è anche vero che sono stata aiutata da anni di danza del ventre, dove il movimento delle spalle è fondamentale. Anche qui le spalle ti aiutano molto, per cui non ho grosse difficoltà.

11696396_10207480369197232_7052337162026116071_oEssere una sirena, ti ha portato a vedere le cose in maniera diversa?

Si. Sono diventata vegetariana, anche per motivi etici. Nutro molto rispetto per gli animali e l’ambiente. A Golfo Aranci ho preso un brevetto per aiutare a controllare l’ecosistema marino (ESA EcoExplorer) ma ho anche altri brevetti. La mia autostima è notevolmente aumentata, perchè se sono riuscita a realizzare questo sogno, sento di poter fare qualsiasi cosa nella vita.

Cosa ne pensano i tuoi amici e conoscenti della tua passione per il mare?

I miei genitori sono abituati alle mie pazzie. I miei amici erano molto entusiasti… e ovviamente, ci sono state delle domande, più dettate dalla curiosità che d’altro. In Italia non vi è una grande cultura in merito, nonostante la ricchezza di mare ed isole. In genere comunque, questa mia passione viene accolta positivamente. Lavoro come insegnante, per cui anche i miei bambini si divertono con me. Ho fatto nuove amicizie e ho partecipato ad un raduno a Livorno.

Il look conta molto? Se si, in che modo?

Dipende; se partecipi ad un raduno, o ad una serata di lavoro, allora si. Uso trucchi waterproof, giocando con la fantasia, in particolare in inverno, usando anche parrucche. Se invece devo fare immersioni, posso anche evitare e lasciarmi al naturale. Dopotutto vado a mare per allenarmi e divertirmi, quindi non presto molta attenzione!

11731685_10207480369317235_6885909626277184497_oSi dice che le sirene siano creature ammalianti, e generalmente, crudeli. Come puoi difendere la tua categoria da questo pregiudizio umano?

La storia della sirene è complessa. Posso comunque dire che non siamo creature completamente cattive! Nella mitologia, le sirene erano più simili alle ninfe, che ad altro. Erano compagne di Persefone, e alla sua scomparsa, Demetra diede loro le ali, per aiutarla nella ricerca. Disperate dalla perdita della loro compagna di giochi, le sirene si rifugiarono nelle isole. Nel Medioevo, come molte cose che non erano capite o comprese, vennero demonizzate. In ogni caso, il mito della sirena cambia a seconda della sua provenienza; le sirene mediterranee per esempio hanno le ali, mentre le loro colleghe dal Nord Europa no. Le ali spariscono, dato che l’immagine si viene a fondere, e il corpo per metà donna o uomo e per metà pesce prende forma. Con la fama della Sirenetta di Andersen, anche l’immagine della sirena che si sacrifica, e che quindi è buona, prende largo nell’immaginario collettivo, anche se sceglie di morire per amore. Come dicevo, io invece preferisco la sirena Madison. Non si annichilisce per amore: è il suo innamorato umano che sceglie di seguirla negli abissi marini. Splash è uscito nel 1984, mentre la Sirenetta nel 1989. I temi sono simili, ma le scelte diverse.

10987317_10207480368797222_6721519954176129290_nCosa ti affascina di più della vita in fondo al mar?

Mi affascina la grande biodiversità: vi sono creature marine che posseggono capacità che noi non abbiamo, come per esempio la bioluminosità. In fondo al mar, come diceva Sebastian ad Ariel, si vive molto meglio: pace, silenzio, quasi un pianeta diverso, dove cerco di andare spesso.

Che rapporto hai con i piccoli bipedi umani? Sono bendisposti verso le sirene?

Sono molto curiosi. I più piccolini si spaventano, mentre superati i 9, 10 anni, cercano di essere indifferenti, ma alla fine la curiosità vince, e vogliono le foto. Tra i 7 e i 9 anni è l’età media in cui invece sono più esaltati e vogliono anche nuotare con noi. Al momento sto infatti cucendo una coda per una bimba di 9 anni. In genere durante le prime fasi dell’adolescenza, un periodo rinomato per la sua turbolenza, vi è scarso interesse, ma passata la fase, non è molto difficile vedere ragazze di 16, 17 anni, nuotare con noi. I bambini comunque sono molto contenti; alle feste in piscina mi chiedono se possono nuotare con me, arrivando ad aggrapparsi come se fossi un delfino. Intrattengo anche i bambini raccontando le storie, catturando la loro attenzione.

Infine, dove possiamo trovarti per continuare a seguire le tue avventure marine?

Ho un sito: www.sirenetta.net ma potete trovarmi anche su Facebook (Una Sirena alla tua festa) su twitter, come sirena Manuela. Sono anche su Youtube con lo stesso nickname. Se invece volete vivere insieme a me l’esperienza da sirena, sarò a Palermo e dintorni per tutta l’estate: darò lezioni con la monopinna per grandi e piccini. Se volete scrivermi via email, potrete farlo scrivendo a “[email protected]”. Faccio anche animazione; basta darmi una piscina o il mare, per rendere le vostre feste più particolari!