L’arte della mia città

Sono nata a Palermo, città spesso associata a tutto, fuorché all’arte. Inutile io elenchi le motivazioni che hanno portato a considerare Palermo città della mafia, della malavita, degli omicidi, e così via. Inutile che io menta o tenti di indorare la pillola: Palermo e` stata una città violenta per molto tempo, dove si rischiava di venire feriti o uccisi per sbaglio durante le lotte tra le cosche mafiose. Ed è inutile che io tenti di cancellare le immagini dalla mia mente delle bombe e delle morti provocate, ma anche delle ferite che hanno lasciato dentro a molti palermitani perbene, da sempre in prima linea contro la mafia.

Ma ciò che non tutti sanno, o ignorano, o danno per scontato e secondario, è l’arte della mia città.

Vista dal palazzo municipale su Piazza Pretoria

Vista dal palazzo municipale su Piazza Pretoria

Palermo è nata fenicia, è stata araba, è diventata normanna, tanto da prendersi il titolo di Prima Sedes, Corona Regis et Regni Caputi essendo la città in cui i re normanni venivano incoronati. È stata capitale del Regno delle due Sicilie, tanto da arrivare ad essere dichiarata nel 2015, Patrimonio dell’Unesco.

Badate bene, non sarà il classico articolo in cui elenco con devoto amore tutte le meraviglie della mia città natale, bensì, uno sguardo di una palermitana turista nella sua stessa città.

Palazzo dei Normanni

Palazzo dei Normanni

Partiamo dal principio, ovvero, dalla sua fondazione. Sin dalle scuole elementari ci è stato detto che la nostra città era stata fondata dai Fenici, antica popolazione che pare, sia stata occupata a viaggiare per tutto il Mediterraneo, le cui origini, secondo i Greci, sarebbero in quelle del moderno Libano.

Pare che nella loro lingua Palermo si chiamasse Zyz, ovvero, Fiore. Sembra che, a causa della sua conformazione fisica e dei suoi due fiumi, i Fenici la vedessero come un fiore.

Dopo i Fenici, vennero i Greci, lasciandoci in regalo Teatri e Templi, a testimonianza del loro passaggio in Sicilia. Palermo però non si chiamava nemmeno più Zyz, ma Panormos.

In seguito, i Romani avanzarono sulla mia isola, strappandola ai Cartaginesi, per farla divenire parte dell’Impero Romano. Palermo cambiò nuovamente nome, venendo chiamata Panormus.

Fino alla caduta dell’Impero Palermo fu romana, e venne distrutta dai Vandali, per essere ricostruita in seguito dai Bizantini. E la sua storia non è che cominciata!

La cattedrale di Palermo vista dalla torre di San Nicolo'

La cattedrale di Palermo vista dalla torre di San Nicolo’

Dopo i Bizantini infatti, arrivarono gli Arabi. Rispetto alle altre civiltà, gli Arabi rimasero molto più a lungo, tanto da dare a Palermo un nuovo nome, ovvero Balarm.

Balarm divenne la città più importante della Sicilia strappando il primato a Siracusa, e Palermo divenne a tutti gli effetti una città araba. Sorsero moschee, al posto delle precedenti chiese, moschee in piedi ancora oggi.

Tuttavia le lotte interne, tra cristiani e musulmani, portò alla guerra, vinta dal primo conte Normanno, Ruggero d’Altavilla. I Normanni erano francesi, nelle cui vene scorreva però sangue Vichingo. I Vichinghi infatti arrivarono in Francia, e alcuni restarono lì in quella conosciuta oggi come Normandia (da qui la parola Normanni, da Nordmaenner ñ uomini del Nord). Non vi siete ancora confusi? Bene!

Una volta giunti a Palermo, la cultura e l’arte normanna incontrò quella araba. Ancora oggi vi sono testimonianze del loro passaggio, visibili in tantissimi punti della città:

Palazzo dei Normanni, Ponte dell’Ammiraglio, la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, sono solo alcuni degli esempi che posso riportare. A quel tempo si dovette aspettare la licenza papale per far tornare la Sicilia nuovamente cattolica.

Con Ruggero II la città divenne un centro commerciale ricco, ma anche l’arte raggiunse livelli altissimi. La nascita della Cappella Palatina è un esempio tangibile di quanto dico.

Tuttavia il periodo d’oro venne a finire con la morte di Federico II. Dopo i Normanni vennero gli Svevi e gli Angioni.

Una delle sale del Comune di Palermo

Una delle sale del Comune di Palermo

Dopo di loro, giunsero gli Spagnoli. Ancora oggi a Palermo non è insolito trovare persone dal cognome spagnolo, arabo, francese, tutte reminiscenze delle civiltà che hanno vissuto nella nostra isola, regalandoci tanti monumenti in cambio. Gli Spagnoli costruirono i Quattro Canti, nel centro città. I Quattro Canti rappresentano infatti le quattro patrone di Palermo, di cui oggi però sono state sostituite da un’unica santa, ovvero Santa Rosalia.

Sarà solo nel 1734 che la Sicilia diventerà dei Borboni, e Palermo sarà la seconda città dopo Napoli, a livello amministrativo.

Con l’arrivo di Garibaldi, arriva l’unità Italiana. E tra il 1892 e il 1893, Palermo, unica città europea si dota di due teatri a pochi metri di distanza: Il teatro Massimo, e il teatro Politeama.

Durante il periodo conosciuto come Liberty, Palermo è stata visitata da principi, principesse, nobili europei e personaggi importanti dell’epoca. Goethe, amante di Palermo, descrisse il suo arrivo, asserendo che una volta visto il cielo di Palermo, è difficile dimenticarlo.

Una volta che conosci tanta storia, non puoi non uscire munita di macchina fotografica e scattare foto della tua città.

Una volta ho provato a contare quanti palazzi o ville nobiliari avessimo, ma ho rinunciato. Una volta che ho iniziato a dare vita ai miei eventi, ho potuto davvero toccare con mano la storia della mia città.

Ho fatto la guida per amici, curiosi e chiunque mi chiedesse informazioni su Palermo. Munita di macchina fotografica, mi sono persa per le vie della città, senza una meta precisa. Grazie ad alcune iniziative culturali, nella mia città ad ottobre è possibile visitare ogni monumento. Salire sui tetti della Cattedrale di Palermo, ammirare il panorama. Ammirare i dettagli della Cappella Palatina, o osservare la Chiesa di San Cataldo, di chiara influenza arabo-normanna, affacciandomi dalla sede del comune, Palazzo Pretorio sistemato in seguito con un aspetto più rinascimentale. Quando si cammina per Palermo, si può giungere lungo il mare, passando vicino la Chiesa di Santa Maria della Catena. Lì, a pochi metri alle sue spalle, vi è il mare, il porto, con le sue navi, un bel prato verde dove molti miei concittadini passano le belle giornate di sole.

E come non nominare la Palazzina Cinese? Conosciuta anche come Cascina Inglese, è stata costruita all’interno di quello che era una volta il Parco Reale, La Favorita.

Palazzo Cinese

Palazzo Cinese

All’esterno richiama chiaramente la Cina, così come il pian terreno. Il secondo piano è invece interamente Arabo, mentre l’ultima, richiama il mondo Greco e Romano.

Alle spalle, i giardini. E non potrei nemmeno cominciare a parlare del numero infinito di teatri, porte, delle piazze, dei palazzi, (alcuni visibili nel celebre film del Gattopardo) o del Castello Utvegio, visibile da molti punti della città essendo stato costruito proprio sul nostro promontorio,  Monte Pellegrino.

Ho capito di essere nata in una città bellissima e sfortunata quando me ne sono andata. Quando la gente mi chiedeva di parlarne. Quando mostravo le foto e dovevo ammettere che non avevo mai visto alcuni di quei posti, io, che ho viaggiato in quasi tutta l’Europa.

E così quando posso, mi immergo nuovamente in questa cultura complessa, cercando di riportarne a galla il passato glorioso, sperando che nessuno dimentichi.

E volendo mostrare al mondo che Palermo, non è solo mafia. Per quanto possa deluderci ogni giorno, per quanto molti di noi siano costretti ad andare via per lavoro, per quanto Palermo abbia milioni e milioni di problemi, certe volte, basta guardare la nostra cattedrale illuminata di notte, o il teatro Massimo addobbato per le feste natalizie, per stare un po’ meglio.

Almeno per un po’.

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Vista dalla Palazzina Cinese

Vista dalla Palazzina Cinese

Villa Malfitano

Villa Malfitano

Palazzina Cinese

Palazzina Cinese

Vista da una delle sale del comune di Palermo su San Giovanni degli Eremiti

Vista da una delle sale del comune di Palermo su San Giovanni degli Eremiti

Uno scorcio di Piazza Pretoria

Uno scorcio di Piazza Pretoria

La Cattedrale di Palermo

La Cattedrale di Palermo

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Teatro Massimo  (fonte Wikipedia)

Teatro Massimo(fonte Wikipedia)

Cappella Palatina (fonte www.bbpalermo.it

Cappella Palatina(fonte www.bbpalermo.it

Quattro Canti (Fonte www.mimimaetmoralia.it)

Quattro Canti(Fonte www.mimimaetmoralia.it)