Primavera in PROSA

Come i cantautori, anche poeti e scrittori hanno lasciato che la loro penna si dedicasse alla primavera. A volte una poesia può sembrare noiosa, soprattutto ai più piccoli, ma col passare degli anni mi sono resa conto che quando diventiamo adulti riusciamo ad apprezzarne ogni parola. Sarà perché non associamo più la poesia alla scuola, o perché quando l’abbiamo letta la prima volta eravamo troppo giovani e non siamo riusciti a coglierne l’essenza. Fatto sta, che le poesie – in prosa, in enjambement, in rima – riescono a decifrare le cose più semplici e sensibili di tutto ciò che ci circonda.


 

 

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Marzo: nu poco chiove
e n’ato ppoco stracqua
torna a chiòvere, schiove;
ride ‘o sole cu ll’acqua.

Mo nu cielo celeste,
mo n’aria cupa e nera,
mo d’ ‘o vierno ‘e ‘tempeste,
mo n’aria ‘e Primmavera.

N’auciello freddigliuso
aspetta ch’esce o sole,
ncopp’ ‘o tterreno nfuso
suspirano ‘e viole…

Catarì, che vuò cchiù?
Ntienneme, core mio,
Marzo, tu ‘o ssaje, si’ tu,
e st’auciello song’ io.

Marzo – Salvatore Di Giacomo
(*Traduzione)


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Sbocciano al tenue sole
di marzo ed al tepor de’ primi venti,
folte, a mazzi, più larghe e più ridenti
de le viole.
Pei campi e su le rive,
a piè de’ tronchi, ovunque, aprono a bere
aria e luce anelando di piacere, le bocche vive.
E son tutti esultanza
per esse i colli; ed io le colgo a piene
mani, mentre mi cantan per le vene
sangue e speranza.

Primule – Ada Negri


rondini
Guizzò la prima rondine dal nido
sotto la mia grondaia,
vibrando al cielo il breve acuto strido;
e già ne strillan cento in frotta gaia.

Filan gli aerei stridi, intanto pare
che nei tetti vicini,
salterellando, col lor cianciugliare
bezzichin l’aria i passeri piccini.

Giù, nel cortile, ostinasi un galletto
nel suo verso arrochito.
Zitto, signor Dovere, ho già capito:
è ora, è ora di lasciare il letto.

Sveglia – Luigi Pirandello


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Più morbida, più lieve
l’aiuola, ecco, s’inturgida;
candide come neve,
ondeggian le campanule,
un vivo ardor di fuoco
va dispiegando il croco;
il suol di sangue stilla,
lo smeraldo sfavilla.
Le primule si gonfiano
con borioso piglio;
mentre l’astuta mammola
s’asconde ad ogni ciglio,
un alito possente
scuote la vita intera.
E’ viva, è qui presente
ormai la primavera.

Primavera vicina – J.W. Goethe


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La primavera ritorna sul mondo.
Guardo l’aprile, che non ha colori
Per me, finché tu venga,
Come prima del giungere dell’ape
Restano inerti i fiori,
Destati all’esistenza da un ronzio.

Emily Dickinson




*Marzo: un po’ piove / e dopo un po’ cessa di piovere: / torna a piovere, spiove, / ride il sole con l’acqua. / Ora un cielo celeste, / ora un’aria cupa e nera: / ora le tempeste dell’inverno, / ora un’aria di primavera. / Un uccello freddoloso / attende che esca il sole: / sopra il terreno bagnato / sospirano le viole… / Caterina!…Che vuoi di più? / Cerca di capirmi, cuore mio! / Marzo, lo sai, sei tu, / e quest’uccello sono io.