ROBERT MAPPLETHORPE A TORINO

Il 30 Dicembre 1946, a Chicago, nasceva Patti Smith.

A quasi un mese dal suo settantesimo compleanno (Happy Birthday Patti!), a poco più di 70 anni di distanza da quel lunedì e, ahimé, a chilometri di distanza dalla città del vento, mi ritrovo qui a parlarvi di un evento unico che è la cornice perfetta per onorare il compleanno della sacerdotessa del rock e per scoprire, o riscoprire, uno dei fotografi più irriverenti e scomodi della storia più o meno recente: la mostra dell’anima gemella della Smith, Robert Mapplethorpe.

La Galleria Franco Noero di Torino ha allestito, per la prima volta nelle sale che danno su piazza Carignano (al civico numero 2, in un edificio di fine Settecento) una personale in collaborazione con The Robert Mapplethorpe Foundation.

Una mostra che è un viaggio crudo e concreto tra le passioni di Mapplethorpe e le sue idee anticonformiste e estreme, reso nella maniera più nitida possibile.

Le sale che ospitano i 98 scatti sono cornici scarne ma assolutamente perfette che, con le loro volte immense, gli affreschi orientaleggianti e i pavimenti in legno scricchiolante, rendono le opere di Robert come fari abbaglianti che avvolgono, coinvolgono e colpiscono chiunque visiti la mostra.

L’intera carrellata di scatti e il susseguirsi delle tematiche si srotolano, sala dopo sala, in una sorta di fuga al rallentatore che sboccia, qua e là, in fotografie dall’impatto assoluto e che tolgono il fiato.

15057867_676742955826917_1618797305_nImmenso e intrepido è l’Autoritratto che, grazie anche a un gioco di specchi mirabilmente usato e diretto, crea una vera calamita per il visitatore che, in ogni angolo, si sente in qualche modo osservato e analizzato dallo sguardo onnisciente del fotografo fotografato.

Il genio di Mapplethorpe luccica dietro ad ogni fotografia, dietro ad ogni scatto catturato nel momento perfetto, in un gioco di luci e ombre, di strutture fisiche e architetturali che si mostrano solide e morbide al tempo stesso.

La delicatezza dei fiori, misteriosi e ambigui, accompagna le menti curiose di chi si addentra, passo dopo passo, in una delle mostre più belle e chiare degli ultimi anni.

La grandezza sta nella semplicità dell’insieme, presentato senza fronzoli e decori inutili, lasciando agli scatti il ruolo di veri protagonisti dello spettacolo che prende il via, attraverso fotografie di volti e architetture classiche, di corpi e anime messe a nudo.

15822458_1236115163137810_1623154400_nOvviamente, in un evento del genere, non poteva mancare lei, la grande musa: Patti Smith c’è ed è così grande da essere immersa negli altri senza sovrastarli o contrastarli. I due scatti che la coinvolgono in prima persona sono entrambi potenti nel loro essere totalmente diversi.

Due accortezze per i visitatori.

Prima di immergervi e perdervi nella contemplazione delle opere, munitevi di piantina gentilmente fornita dall’organizzazione. Oppure, altra possibile soluzione per non perdervi nessun dettaglio e per vivere, grazie ai titoli delle singole fotografie, un’esperienza completa, fate come la sottoscritta: gironzolate qua e là, guidati dall’istinto, e poi, in un secondo momento, munitevi di mappa e rifatevi nuovamente gli occhi.

Infine: fate particolare attenzione. Non so se sia un fatto realmente voluto da chi ha allestito la mostra o se sia una coincidenza, una di quelle legate al destino e alle anime inevitabilmente e imprescindibilmente legate, ma respirate davvero l’opera che vede la grande Patti Smith in primo piano, di profilo. Ammirate lei, le linee solide del suo viso, l’ammasso incasinato dei suoi capelli e poi … Seguite il suo sguardo. Riuscite a indovinare dove è diretto?

Questa è grandiosità. Magia. Unione di anime. Perfezione.

Se ancora non le ho scritte, ecco qui le note tecniche per la visita.

Allora, la Galleria Franco Noero si trova a Torino in Piazza Carignano n° 2 (per chi conosce un po’ la zona, è la piazzetta dietro l’ingresso del Museo del Risorgimento). La mostra personale di Robert Mapplethorpe sarà visitabile fino all’11 Febbraio 2017 nei seguenti orari: dal mercoledì alla domenica (dalle h. 12.00 alle h. 20.00). L’ingresso è completamente GRATUITO.

Siete ancora qui a leggere? Ma siete pazzi? Alzatevi e correte! Non perdetevi questa mostra, se potete!

NB. Chi mi conosce sa che non c’è mostra senza il mio personale consiglio su: canzoni ideali da ascoltare durante la visita.

Ecco le mie scelte, ovviamente tutte firmate Patti Smith:

  • Wild Leaves;
  • Little Emerald Bird;
  • Horses.

Rachel