Intervista a Thelma Aterno

I_can_see_inside_of_you_ID_by_Ariel87Thelma Aterno

Fotografi preferiti: Erica Fava (dr34msh4d0ws) – Zhang Jingna (Zemotion)

Pittori preferiti: Monet e Waterhouse

Scrittori preferiti: Jane Austen, Tolkien, Rowling, Wilbur Smith, Christian Jacq, Charlotte Bronte

Passioni: musica, libri, Photoshop, canto, ballo, fotografia, Gothic & Victorian

dove trovarmi: deviantart: Ariel87 | facebook: Ariel87 – Digital Artist

Chi è Thelma?

Potrei rispondere con poche e semplici parole; una ragazza come tante ma al contempo unica (e per fortuna, aggiungo!)

Cos’è per te l’arte?

L’arte è uno dei pochi mezzi che riesce, alle volte, a smuovere le coscienze. L’arte fa girare il mondo. Ti fa incuriosire, indagare, ti fa scoprire. Al liceo sentivo dire a molte compagne, con scherno “impara l’arte e mettila da parte”. Non ne ho mai capito il motivo. Ci sono quadri che vedendoli dal vivo, mi hanno quasi commosso per l’esecuzione, per quello che mi trasmettevano. un mondo senza arte sarebbe un mondo invivibile.

L’ombre triste

L’ombre triste

Perché ti sei avvicinata al mondo dell’arte digitale? Come è nata la tua passione?

In realtà non mi sono avvicinata volontariamente. Un giorno, per caso, notavo mio fratello (più piccolo di me di 8 anni) “giocare” con photoshop. O meglio, spiegare a mio padre (amante della fotografia) come usarlo. Ho chiesto di spiegarmi qualcosa e ho iniziato a giocare anche io. Dico giocare, perché lo usavo a livello veramente basilare. Poco tempo dopo ho scoperto deviant art, e lì ho iniziato a mettere i miei primi lavori grafici. Alcuni sono ancora lì, perché nono- stante non siano perfetti a livello tecnico, mi piacciono ancora. La passione quindi è nata nel momento stesso in cui ho pensato “beh, visto che non ho ereditato la bravura nel disegno di mio padre, almeno sfogo la mia creatività così!”

C’è qualcuno e qualcosa a cui ti ispiri?

Su deviant art ho conosciuto tanti artisti bravissimi, ma anche fotografi. Per fare qualche nome potrei dire Ana Cruz e Zhang Jingna, che mi danno tantissima ispirazione, quantomeno per migliorarmi. Se parliamo di arte “classica” nutro un tipo di amore quasi smisurato per la corrente del romanticismo, per i Preraffaelliti e per gli impressionisti. Ma su di me anche libri, telefilm, film e musica sono una grandissima fonte di ispirazione.

Mai più un lieto fine

Mai più un lieto fine

Come definiresti il tuo stile?

Oscillante tra il Fantasy e il Romantico, con influenze più dark. Molti dei miei lavori sono anche ispirati alle fiabe dei fratelli Grimm o di Andersen, il tutto condensato da questo mix.

Come si è evoluto il tuo percorso negli anni?

Diciamo che tendo sempre a restare fedele ai miei temi, ma negli ultimi anni ho voluto spaziare anche su più fronti, facendo anche lavori dal sapore steampunk, post apocalittico, o con personaggi appartenenti al mondo Fantasy, come draghi e fate. Cerco sempre di non cadere nei clichè.

Endless Reverie

Endless Reverie

Nell’evoluzione del tuo percorso artistico, c’è qualcosa verso la quale tendi oggi più che in passato? Una tecnica, una ricerca, una tematica in particolare?

No, semmai in passato utilizzavo una tematica quasi sempre centrale nei miei lavori, in particolare tra il 2008 e il 2010. Oggi cerco di espandere con i miei lavori anche le tematiche.

Quale è la creazione che più senti tua? E perché?

“Mai più un lieto fine”. é un lavoro che ho fatto ispirata sia dal telefilm “once upon a time”, che da una mia personale esperienza. Forse è uno dei lavori più personali che abbia mai fatto, e uno di quelli che spesso mi ritrovo a guardare, memore di quanto mi era accaduto.

Claudia

Claudia

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ultimamente sono stata molto ferma. Non sentivo la giusta ispirazione, e anche periodi di intenso studio e organizzazione di eventi nella mia città di origine mi ha tolto molto tempo libero. Vorrei comunque organizzare una mostra, anche se la parola mostra è davvero un parolone. Mi piacerebbe anche completare i miei studi e trovare qualcosa nel campo della fotomanipolazione all’estero. In alternativa, magari fare un master, in qualche città straniera, sempre in questo campo o in quello fotografico.