A cena con… un artista famoso

Questo mese la domanda del mio editoriale è un po’ particolare, e ci permette di scoprire qualcosa in più su i nostri membri.

“Con quale artista famoso, vivo o morto, andresti a cena?” 

Questa è la domanda che ho posto ai membri del team di aRt’s Creation.

Sicuramente la domanda vuole scoprire qualche passione in più del nostro gruppo ma anche farvi partecipi della loro concezione d’arte. Perché dietro questa domanda in fondo se ne cela anche un’altra; chi è l’artista famoso?

Oggi la concezione dell’arte è sempre più ampliata, gli artisti sono ovunque attorno a noi ma spesso non ce ne accorgiamo neanche. Questo mi fa tornare alla mente diversi aneddoti, uno accaduto proprio qualche mese fa; sui giornali si legge “Il maestro del violino suona nel metrò Mezz’ora di Bach per 13 euro e 6 centesimi”. La notizia ha fatto subito scalpore, l’artista Carlo Maria Parazzoli, un personaggio famoso della musica italiana, si è esibito ad una fermata della metropolitana di Roma, ma su 1.760 persone si sono fermate solo 11 persone. Parazzoli è primo violino solista dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, un biglietto a teatro per assistere a quello stesso tipo di esibizione costa circa 50 euro a poltrona. Probabilmente Bach non sarà alla portata di tutti, ma se ascoltato a teatro è arte, in metro semplicemente intrattenimento da pochi spicci.

Esperimenti simili sono stati fatti varie volte nel tempo, da diversi tipi di artisti, un secondo esempio riguarda la pittura. Daniel Richter, artista tedesco contemporaneo, nel 2007 si è camuffato da artista di strada e ha cominciato a ritrarre i passanti per 5 euro a ritratto; in due giorni solo 25 persone si sono fermate ad apprezzare il suo lavoro. Ma la cosa assurda è che quelle persone che gli passavano accanto non fermandosi, uscivano dalla mostra d’arte che si teneva al Beaubourg, a Parigi, nella quale esponeva lo stesso Richter. Ignare persone ritornano a casa con un ritratto di 5 euro di un artista le cui quotazioni si aggirano intorno a svariate centinaia di migliaia di Euro!

Potrei portare diversi altri esempi, ma il concetto è sempre lo stesso, chi è l’artista famoso? È famoso chi ci viene presentato come tale, che ha quotazioni astronomiche ma che non dice nulla o colui che esprime tutta la sua arte ma non ha poi così tanti privilegi e riconoscimenti?

Oggi siamo sommersi da artisti famosi perché “così dicono”, basta poco a rendere qualcuno famoso, ma siamo circondati anche da tanti artisti sconosciuti che non apprezziamo perché non abbiamo tempo, è più facile superarli di corsa alla fermata di una metro.

Ma è anche il pubblico “normale” che assistendo alle mostre e osservando gli artisti esposti a far accrescere l’artista in questione e la sua arte. Non saremo di certo tutti critici d’arte ma tutti abbiamo un cuore e riusciamo ad apprezzare il contenuto di un’opera anche se non è valutata milioni di euro.

La nostra società purtroppo è sempre più di corsa e rimane poco tempo per fruire d’arte, anche se ci viene offerta gratuitamente da uno sconosciuto che suona in un angolo.

Sensibilizzare all’arte servirebbe a migliorare la vita di tutti.

I veri Artisti infatti, secondo il mio modesto parere, sono quelli che hanno cercato di lasciare il proprio segno al di là del valore monetario della propria opera. Tutto questo per dire cosa? Chi è l’artista famoso? Colui che entra nel nostro cuore e che sarà famoso proprio per questo, per quello che ha suscitato in noi, per quello che il suo lavoro ha contribuito a creare nel corso del tempo. Magari per qualcuno Parazzoli non sarà famoso quanto il tizio che racconta le sue vicende amorose in tv, ma ascoltare la sua musica ti riempe il cuore e ti strappa via l’anima, lacerata da emozioni troppo forti; per questo è famoso, “così dicono” ma così dice anche il tuo cuore.

Non a caso le motivazioni che i membri del team hanno portato descrivendo l’artista che hanno scelto per la loro fortunata cena, sono tutte legate alle emozioni, alle sensazioni e alla grandezza del lavoro compiuto da queste persone, tanto da ricercare con queste personalità profonde un legame e un’ammirazione particolare. Vi lascio di seguito i pensieri del team.

van goghRose 

Sarò monotematica, ma non posso non scegliere Vincent Van Gogh. Pazzo, deriso ed emarginato da tutti, un uomo solo e molto malato, oggi il prototipo più famoso di artista maledetto. La sua tavolozza è intrisa di emozioni e sensazioni; porta dentro di se il canto della tristezza, della sofferenza, della sua solitudine. Ma al contempo sa di essere fortunato, è vivo e può ammirare le bellezze del mondo. “Ovunque guardiamo la complessa magia della natura risplende davanti ai nostri occhi.” Van Gogh è riuscito a trasformare il suo dolore e il suo tormento in bellezza, non ha rappresentato semplicemente il dolore, ma lo ha usato per rappresentare la gioia e la magnificenza del mondo. Nessun altro artista è stato in grado di racchiudere simili sensazioni nelle sue pennellate. Vincent Van Gogh per me è il più grande di tutti gli artisti. Incontrarlo sarebbe certamente un esperienza unica; cercare di capire come riusciva a cogliere le cose belle che lo circondavano, guardare la sua semplicità, la bellezza del mondo, quella che solo lui riesce a vedere, quella che viene sempre filtrata dalle sue emozioni, siano esse gioia e felicità o sofferenza e solitudine. L’arte di Van Gogh è la sua stessa vita, e viceversa i tormenti della sua vita sono arte. Ti tocca il cuore, anche se era semplicemente un pazzo che vagava per i campi della Provenza.

Stanley KubrickAlessia 

Mmm Stanley Kubrick…. trovo alcuni riferimenti dei suoi film particolari e molto misteriosi. Mi sarebbe piaciuto conoscere una mente simile :)

ShakespeareJuliet 

Senza alcun dubbio Sir William Shakespeare. Personalmente le motivazioni che mi portano a scegliere questo poeta tra mille maestri è dettata principalmente dal mio amore per le sue opere, ma personalmente amerei poter discutere con lui sulle tematiche fondamentali della sua produzione… l’essere… l’esistenza, la complessità dell’animo umano e così via :)

Però è una su tremila che potrebbero venirmi in mente.

JaneAustenNicoletta 

Jane Austen. Vorrei tanto poter avere con lei una conversazione stimolante sorseggiando tè; credo che sia stata una donna molto forte e caparbia e soprattutto molto più avanti rispetto alla sua epoca e quindi vorrei poterle raccontare come gira il mondo adesso. Credo che non approverebbe certe cose ma di sicuro userebbe la sua ironia piccata per commentarle, un po’ come faccio io :-P

JKRowling

Thelma 

Penso che se potessi incontrare un’artista, escludendo Jane Austen di cui già Nicoletta ha espresso la sua opinione che condivido con tutto il cuore, ho scelto un’artista ancora in vita, ovvero lei, J. K. Rowling.

Lo ammetto, ero abbastanza combattuta tra lei e J. R. R. Tolkien, poichè la mia anima linguista mi avrebbe portato lì, intrattenendomi tutta la sera a parlare con una mente del genere sulla linguistica anglosassone (che spasso, direte voi!) sulla filologia germanica e la creazione delle lingue elfiche, per esempio… ma ho optato per lei. Perché? Innanzitutto, ho ammirato da sempre la sua vita. Ha passato dei periodi davvero bui, combattendo la depressione e la mancanza di lavoro, combattendo per sé e per sua figlia, rischiando e patendo anche la fame. Eppure non ha mollato. In quel tunnel buio in cui era scivolata lei si è alzata, e ha scritto una saga che ho amato e che amo tutt’ora. Ha avvicinato milioni di bambini ai libri. Alcuni di noi sono letteralmente cresciuti al fianco degli attori che hanno portato al cinema Harry Potter.

Ha risposto a lettere dei suoi fans, tra cui l’attrice Evanna Lynch, entrata nel cast di Harry Potter proprio da fan. Ci ha fatto ridere, sognare, piangere. Penso che la sua vita possa essere una buona fonte di ispirazione per chi vive e combatte la depressione, o per chi pensa non ci sia più speranza. Perché ci ha insegnato che l’amore può sconfiggere la morte, che non bisogna mai arrendersi e che “Era importante combattere e ancora combattere, e continuare a combattere, perché solo così il male poteva essere tenuto a bada, anche se non poteva mai essere completamente sradicato” e che “La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce”

Jared LetoRachel 

Io scelgo Jared Leto… E non, come si potrebbe pensare, perché è un gran figo (la cosa, ovviamente non guasta ma non è nemmeno tutto, diciamolo chiaramente) ma soprattutto perché è un artista a 360°. E’ un essere poliedrico, dalle mille sfaccettature, un camaleonte dalla forza attrattiva incomparabile che fa riflettere, pensare, sognare, divertire e immaginare. E’ forse una delle poche persone, oggi, in grado di essere empatica con il proprio pubblico e di far smuovere le masse. E’ un burlone dal talento smisurato ma attento alla storia e agli avvenimenti dell’attualità… Quindi sì, sarebbe davvero un incontro entusiasmante e arricchente.